Massimo Dei, co-founder dello Studio 63, ci introduce nell’area living mostrando la nuova collezione presentata al Salone del Mobile 2024. L’attenzione viene posta sul dialogo armonioso tra l’austerità e il rigore dei sistemi giorno e le forme organiche e di memoria dei nuovi complementi.

Il divano Rosè è uno degli emblemi di questo concetto, le sue curve arricchite dai nuovi tessuti, si affiancano al metallo verniciato lucido dell’omonimo tavolino creando un ponte di unione con i sistemi giorno.

Il concetto di design spesso viene associato al vivere contemporaneo, alle esigenze del singolo e agli ingombri nello spazio. L’architetto ha così realizzato innumerevoli moduli dalle diverse profondità, offrendo la possibilità di realizzare composizioni personali, sull’esigenza del singolo.

L’arredamento come estensione di sé approda nella poltrona Baltimora le cui forme morbide ed ergonomiche ci cullano in una dimensione di ispirazione Seventies, mantenendo stretto legame con il concept dell’azienda grazie alla sua rigorosa struttura in metallo verniciato lucido.

Lo studio delle finiture emerge nel tavolino Boston il quale ci porta in una dimensione minerale espressa sia attraverso la finitura materica, che riprede la granulosità della roccia, sia attraverso la forma monolitica e compatta del sasso. Questa dimensione continua conquistando il trittico di coffee table Seattle che ha voluto ricordare con le sue forme la natura stessa della pietra, una forma piena, compatta con una superficie frastagliata, imperfetta, irregolare, come la natura si presenta: unica.

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