Ignazio Gardella
Designer
Discendente da una famiglia di ingegneri e architetti – tradizione che rispettò laureandosi nel 1928 in Ingegneria Civile presso il Politecnico di Milano – Ignazio Mario Gardella, nato nel 1905 e scomparso nel 1999, visse da protagonista tutte le novità del suo secolo, divenendo uno degli artefici dei cambiamenti in atto nel mondo del design e dell’architettura. Dalla sua personalità eclettica e dirompente fu principalmente la città di Milano a beneficiarne sin dal 1943 quando Gardella fu tra i promotori del Piano A.R. (“Architetti Riuniti”): un progetto per il nuovo piano regolatore che costituì una delle prove più alte per gli architetti milanesi per via della sua ottimistica volontà di ripensare e ricostruire la città come espressione di una nuova società democratica. La sua concezione di architettura come “arte”, risultante tra costruzione utilitaria e opera artistica, non poteva che influenzare la produzione che scaturì dalla collaborazione con MisuraEmme avviata negli anni Settanta. Gardella rieditò pezzi storici e realizzò una nuova collezione segnando un momento di spicco per la storia aziendale. La ricchezza e la varietà di proposte che ne scaturì fu anche oggetto della mostra “Ignazio Gardella Architetto” tenutasi nella primavera del 1989 e organizzata da MisuraEmme e dal Museo dell’Arredo Contemporaneo di Ravenna. Emblema intramontabile di tale scambio di saperi la libreria Elegie, divenuta negli anni un pezzo iconico del design moderno.